I siti internet dei cattolici e il boom dei contatti. Nel 2008 erano tredicimila gli indirizzi on line

Cristiani nella vita ma anche sul web

Dalle singole parrocchie alla Cei, dal Vaticano alla Caritas: tutti in Rete

ROMA - ROMA - Chi pensasse che internet sia uno strumento diabolico, che fede e web non possano andare a braccetto, commetterebbe un errore di prospettiva. Essere cristiani al tempo della Rete significa anche essere cristiani “in” rete, in Italia come altrove. In molti sensi.
Navigare fra i siti cattolici italiani rischierebbe di farci venire il mal di mare, tali e tante possono essere le rotte da seguire, una diversa dall'altra; per orientarci in questo mare magnum possiamo chiedere aiuto alle directory specializzate, siti web che hanno proprio questo compito: raccogliere, schedare, ordinare e recensire le pagine web dedicare ai diversi aspetti e alle diverse componenti del cattolicesimo.
Siti Cattolici Italiani (www.siticattolici.it) è probabilmente il punto di partenza migliore: nato alle fine degli anni '90 come lista dal carattere semiprivato, questo sito raccoglie oggi migliaia di indirizzi web che a vario titolo possono definirsi cattolici (compresa un'ampia raccolta di siti non italiani); ripercorrerne la storia significa seguire la crescita di un movimento parallelo allo sviluppo del web in Italia. Dai 174 link dellla prima versione, dall'ideatore Francesco Diani e da pochi amici, negli anni si è sviluppata una directory sempre più grande e articolata; a poco più di un anno dalla nascita (nel 1997), i siti raccolti sono 1000; la directory si dota presto di un motore di ricerca, di un indice degli ultimi accessi, di una lista di siti consigliati e di altre sezioni. Alla fine dello scorso anno erano 12863 gli indirizzi raccolti, selezionati e recensiti; abbiamo usato volontariamente il vocabolo “selezionati”, perché nella directory non finisce qualsiasi cosa: uno staff di esperti di teologia, liturgia e dottrina controlla i contenuti delle pagine web e ne autorizza l'inserimento; parallelamente, un gruppo di collaboratori tiene costantemente monitorata la correttezza e il funzionamento degli indirizzi, affinché il servizio rimanga efficiente e aggiornato.

Esplicitamente ispirato a Siti Cattolici Italiani è Effata! (www.effata.org), la cui grafica, l'organizzazione e il nome stesso lasciano pensare ai celebri Google e Yahoo! Nelle 22 sezioni in cui si articola la directory si possono trovare migliaia di indirizzi, ma ci si può anche affidare alla sorte, cliccando su un apposito pulsante che opera una ricerca casuale.

Navigando su www.parrocchie.eu (una volta il motore di ricerca delle parrocchie italiane si chiamava Alzavista, felice parodia del più noto e antico Altavista, in seguito soppiantato da Google) si scopre come ormai molte comunità parrocchiali, in Italia, si siano dotate di una piattaforma web; dall'aspetto più o meno professionale, dalla più o meno spiccata interattività, queste pagine rappresentano ormai uno strumento prezioso per tenere unita la comunità; indispensabile addirittura per comunicare con i parrocchiani più giovani.

[www.vatican.va]

La home page italiana della Santa Sede

Ma non sono solo le parrocchie a sentire la necessità di comunicare attraverso il web con i fedeli: si può partire anzi da molto più in alto e precisamente dalla Città del Vaticano: www.vatican.va (con tanto di estensione “personalizzata”) è l'elegante sito ufficiale della Santa Sede attraverso cui vengono diramate notizie e informazioni di prima mano: chi volesse dribblare le insidie di interpretazioni frettolose e tendenziose, vi può trovare documenti ufficiali e notizie aggiornate; oppure documentarsi sulla storia dei papi, visitare “virtualmente” la Basilica di San Pietro, scorrere l'anno liturgico e perfino leggere la Bibbia; il tutto dopo aver selezionato la preferita fra le otto lingue in cui è pubblicato il sito, latino compreso.

Chiesa Cattolica Italiana (www.chiesacattolica.it) è invece la “casa” virtuale della Conferenza Episcopale Italiana: pubblica notizie, una ricca rassegna stampa, delibere e altri documenti ufficiali della CEI; vi si trovano inoltre
l'elenco delle diocesi (per i quali è stato creato uno specifico spin off: www.webdiocesi.it) e delle parrocchie italiane.

Negli ultimi anni altre comunità presenti sul territorio hanno sentito l'esigenza di entrare nella Rete: moltissimi sono ormai i siti degli ordini religiosi (Francescani e Salesiani in testa); particolarmente importante è poi il ruolo rivestito dal web nell'attività dei missionari; questo straordinario mezzo di comunicazione è ormai un'interfaccia imprescindibile per mantenere vivo e costante il contatto con l'Italia, portando notizie e attivando la catena di solidarietà necessaria a sostenere le missioni; il web ormai affianca o sostituisce i tradizionali bollettini cartacei, permettendo ai fedeli, con pochi clic, di versare contributi, praticare adozioni a distanza o anche solo acquisire informazioni preliminari o notizie.

Anche la Caritas è online: con l'ottimo sito ufficiale (www.caritasitaliana.it), ma anche con la costellazione delle delegazioni locali, delle associazioni e dei singoli progetti; la comunicazione segue un doppio binario, fornendo un contributo a chi vuole aiutare e chi ha bisogno d'aiuto.

Oggi internet offre, al fedele come al semplice curioso, numerose occasioni per l'approfondimento su temi legati al mondo cattolico, alla storia del papato e del cristianesimo, agli aspetti più spirituali come a quelli più “materiali”; dal dialogo interreligioso al Giubileo, dall'arte alla Sacra Sindone: internet è una miniera di informazioni, invero non sempre qualificate, ma che testimoniano gli interessi di chi allestisce e di chi consulta questi siti. Una mappatura culturale dell'Italia cattolica, potremmo dire.

C'è poi chi nel web non cerca informazioni, ma l'opportunità per esprimere se stesso, dar voce al proprio punto di vista: i blogger. Siti Cattolici Italiani conta quasi trecento blog fra blog e siti personali; non mancano neppure newsgroup, forum, mailing list tematiche e chat.

In altre parole, la Chiesa e la comunità cattolica, negli ultimi anni, hanno saputo mettersi al passo coi tempi. Numeri, varietà e qualità dei siti che si incontrano nella Rete testimoniano un'Italia cattolica che ha imparato a usare e controllare questo potentissimo mezzo di comunicazione.

Chi lamenta una flessione nel rapporto fra la Chiesa e la comunità dei fedeli, in particolare i più giovani, può contare oggi su una freccia in più al proprio arco.

Francesco Bianco

(da «La Discussione», 8-9/11/2009, p. 13)

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