PERCHÉ OLOMOUC [[čeština]]

Perché abbandonare Parigi, la Ville Lumičre, per un piccolo centro della Repubblica Ceca? Perché rinunciare a due contratti d'insegnamento e alla promessa (fatta, in un caldo pomeriggio primaverile, da un noto professore romano: un uomo d’onore) di un assegno di ricerca in Italia per venire a portare la lingua e la cultura italiana a Olomouc, dove l'italiano č parlato e studiato da una sparuta minoranza?

Molti me l' hanno chiesto: proverň, con poche parole, a dare una risposta.

Ho vinto il posto all'Universitŕ Palacký dopo aver partecipato a centosessantasei concorsi in due anni. L'ho vinto da solo: venendo in Moravia a mie spese, armato esclusivamente del mio curriculum e delle mie idee che, evidentemente, hanno aperto una breccia nella commissione giudicatrice. Venivo con poche aspettative: sul concorso e sulla cittŕ, elegante, vivibile, dignitosa, pulita e silenziosa come era difficile aspettarsi. Potevo perdere una simile occasione?

No. Farcela con le proprie forze, essendosi formati in un Paese e in un ambiente in cui vite e carriere sono regolate da rapporti personali, da clientele, da nepotismi, da sfruttamenti,da regole aggirate o sfacciatamente violate, dŕ soddisfazione e speranza. La stessa speranza che vorrei trasmettere ai giovani cechi e ai giovani italiani, disillusi sulla possibilitŕ di spezzare i circoli viziosi della mala politica e del malcostume. Qualcosa, in piccolo, io l' ho fatto. E quando passeggio in Horní Náměstí mi sento forte. Mi sento libero.

 

(da «Žurnál UP», 5, 23, 25/11/2013, p. 4)

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