Case history: il
cittadino
Prendiamone una a caso: Il Cittadino, settimanale genovese con una redazione
di quattro persone. Nato come quotidiano, nel '74 ha dovuto interrompere la
sua attività per riprenderla come Settimanale Cattolico. Nel 2005, pur mantenendo
invariata la periodicità, ha ripreso la vecchia denominazione. Un ritorno
all'antico. - È sempre rimasto il desiderio di tornare alla vocazione quotidiana.
- confessa Laura Ferrero, redattrice. - È possibile che con internet, in futuro,
si possa magari dar vita a un quotidiano online. Ma com'è Il Cittadino oggi?
Direi che è la voce della diocesi. Attualmente il giornale è diviso in due parti:
una riguarda propriamente le attività dell' arcidiocesi di Genova, retta dal
Card. Bagnasco; la seconda parte è dedicata invece alle notizie riguardanti la
città e gli enti locali. Nient'altro? Oltre al periodico abbiamo anche altre pubblicazioni:
per citarne un paio, l'agenda liturgica della diocesi di Genova e il
volume sulla visita pastorale di Papa Benedetto XVI (a maggio del 2008, ndr)
Chi sono i vostri lettori? Abbiamo una fetta di abbonati molto fedeli, in prevalenza
adulti e anziani. Da qualche anno, con l'implementazione del sito web,
aumenta l'interesse anche nei giovani. Quante copie tirate settimanalmente? 3-
4000, a seconda soprattutto degli eventi presso le singole parrocchie. In occasione
di un evento eccezionale come la visita del Papa, lo scorso anno, abbiamo
addittura decuplicato la tiratura. Va detto che abbiamo anche 150 abbonati
online: non poco, considerando l'età avanzata del pubblico di riferimento.
Francesco Bianco
(da «La Discussione»,
21/6/2009, p. 13) |
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