TRUFFAUT "SPONSOR"
GIFFONI VALLE
PIANA (SA)
- «Di tutti i festival di cinema quello di
Giffoni è il più necessario». Queste parole
le ha pronunziate, nell'ormai lontano
1982, François Truffaut. Da allora, ogni qual volta si voglia parlare del Giffoni Film Festival,
della sua storia e del suo valore, la frase del regista francese viene costantemente rispolverata.
La rassegna nasce nel 1971, per iniziativa del poco più che adolescente Claudio Gubitosi
e di un gruppo di suoi coetanei. L'idea è rivoluzionaria: un festival di cinema dedicato
interamente ai bambini e ai ragazzi; sono loro, infatti, a costituire la giuria che assegna
i premi, esprimendo i verdetti inappellabili che nelle rassegne “tradizionali” sono affidati
agli esperti o a un pubblico adulto. La prima edizione è contraddistinta da una spiccata
“artigianalità” e dalle dimensioni ridotte: il primo incasso è di poche decine di migliaia
di lire. I mezzi sono scarsi, il territorio sembra offrire poco, ma l'entusiasmo e la convinzione
di questi ragazzi sono virus contagiosi; il paese prima, i giornalisti poco più avanti
si avvicinano a questo nuovo soggetto con curiosità e benevolenza; la storia del festival va
avanti in un crescendo continuo. Nel corso degli anni, i più grandi personaggi del mondo
del cinema fanno visita al Festival: Robert De Niro, Oliver Stone, Meryl Streep, Jeremy
Irons, John Travolta, Wim Wenders, Ben Kingsley, Kathy Bates, Krzystof Kieslowsky, Roman
Polanski, Danny de Vito, solo per citarne alcuni. È degli anni '90 l'articolazione della
giuria in tre categorie, per altrettante fasce d'età: First screen (9-12 anni) - Free to fly (12-
14) e Y Generation (15-19); nello stesso periodo, nascono i Movie Days.
Francesco Bianco
(da «La Discussione»,
19/7/2009, p. 13) |
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