Oltre ai Fragmenta, Petrarca
scrive anche un’altra opera in volgare, sempre con
un titolo latino: i Triumphi (I trionfi).
Probabilmente vuole misurarsi con Dante,
scrivendo un lungo poema in terzine, allegorico e
pieno di personaggi storici. L’opera è composta di
sei trionfi (cioè cortei di personaggi) in ordine
gerarchico, e ognuno supera quello precedente:
trionfo dell’amore, della castità, della morte,
della fama, del tempo, dell’eternità. Ciascun
componimento è una lunga poesia in cui si descrive
un trionfo. Quest’opera ebbe un grande successo nel
primo secolo dopo la morte di Petrarca, perché il
pubblico era affascinato dalla sua immagine
visiva e dal suo enciclopedismo. Molti pittori
si sono ispirati ai trionfi e li hanno dipinti. Oggi
i Triumphi sono poco letti: i nostri tempi
apprezzano più la soggettività dei Fragmenta
che le pompose scenografie dei Triumphi.