Il libro è insostituibile

Direttore editoriale di Edizioni Dehoniane Bologna (www.dehoniane.it), Padre Alfio Filippi è stato presidente (e attualmente è vicepresidente) della Unione Editori e Librai Cattolici Italiani (UELCI). Lo abbiamo intervistato durante i giorni della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, alla quale ha partecipato.

Padre Filippi, da molti anni Lei è un protagonista e un attento osservatore dello sviluppo dell'editoria religiosa italiana. Qual è stato il contributo del Concilio Vaticano II, da questo punto di vista?

Gli anni post conciliari sono stati di fondamentale importanza per l'aggiornamento pastorale e teologico della Chiesa. I temi e i documenti prodotti dal Concilio sono stati determinanti per la formazione di una “teologia italiana”. Non che la teologia possa avere carattere nazionale: intendo dire che, diversamente da altri paesi, la teologia in Italia è sempre stata esclusa dalle discipline dell'università pubblica. In quegli anni, soprattutto, le uniche sedi di formazione ufficiale dei teologi erano le università pontificie di Roma.
Fra gli anni '60 e '70, le elaborazioni teoriche del concilio e l'aprirsi di una intensa stagione di traduzioni di autori stranieri hanno innescato un nuovo fermento in seno al mondo editoriale cattolico. In quel periodo le case editrici religiose sono state un importante luogo di formazione teologica parallelo alle istituzioni romane.

Qual è lo stato di salute dell'editoria cattolica italiana oggi?

L'editoria religiosa è legata a un mercato, a luoghi e a momenti di fruizione particolari; rispetto alla crisi economica si trova, in una certa misura, in un limbo protetto. Il vero pericolo è, semmai, il progressivo affievolirsi del sentimento religioso presso la comunità dei fedeli.

Mi pare che i numeri e la composizione dei cataloghi testimonino un interesse particolare degli editori cattolici per l'editoria per ragazzi.

Vero; mi preme sottolineare ancora una volta che la funzione educativa, cui la cultura promossa dagli editori contribuisce, è esercitata soprattutto dalle parrocchie, degli scout e dalle associazioni cattoliche, che hanno il dovere di mantenere forte e costante il rapporto con la società in cui sono inserite e segnatamente coi giovani. In un contesto di rinnovata fiducia tra i giovani e i luoghi dell'educazione cattolica, l'editoria può esercitare la propria benefica influenza.

Crede che internet possa rappresentare uno strumento per raggiungere meglio le nuove generazioni?

Il libro è un veicolo insostituibile per la trasmissione del sapere e dei valori spirituali, per lo stimolo alla riflessione; internet e i nuovi mezzi di comunicazione sono importanti e costituiscono canali complementari; il libro può essere affiancato, ma le sue modalità di fruizione sono uniche.

Quali sono i caratteri peculiari dell'attività editoriale di EDB?

Innanzi tutto noi poniamo al centro dello studio e del dibattito teologico il testo biblico; penso che questo rappresenti un carattere essenziale della nostra attività editoriale. Vorrei inoltre segnalare, come iniziativa di rilievo, la pubblicazione annuale di tutti i testi prodotti dalla Santa Sede all'interno della collana Enchirdion Vaticanum; questi documenti, stampati in italiano con testo originale a fronte, permettono e suggeriscono al lettore un confronto costante con la tradizione, che viene così attualizzata e contribuisce alla formazione e allo sviluppo del pensiero cattolico moderno.

servizio a cura di Francesco Bianco

(da «La Discussione», 3/4/2009, pp. 6-7)

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